Le FAQ - Apparato Sessuale Femminile |
L'apparato sessuale femminile si compone di: organi genitali esterni; organi genitali interni; mammelle | |
1. Gli organi genitali esterni La vulva � l'organo che riassume tutti i genitali esterni della donna, cio� quelli che si possono osservare direttamente. Nella vulva si distinguono diverse parti: I. le labbra pi� esterne, dette grandi labbra, che si riuniscono superiormente a livello del monte di Venere; 2. una protuberanza cedevole che dopo la pubert� � ricoperta di peli; 3. le labbra pi� interne dette piccole labbra, situate internamente rispetto alle grandi labbra; 4. il clitoride, situato nel punto di riunione superiore delle piccole labbra, e 5. il vestibolo, un'area a forma di mandorla all'interno delle piccole labbra dove si aprono il meato urinario e l'apertura della vagina o ostio vaginale |
|
Le grandi labbra, le labbra pi� esterne,
sono le parti pi� esterne dei genitali femminili e variano in forma e
dimensione da donna a donna. Dopo la pubert� sono di solito ricoperte
di peli. |
|
Il monte di Venere, chiamato anche monte del pube, � un deposito di tessuto adiposo situato sopra l'osso pubico. Durante la pubert� si ricopre di peli. |
|
Le piccole labbra, le pieghe di tessuto pi�
interne, non sono cos� spesse come le grandi labbra, ma sono pi� sensibili
e se vengono toccate trasmettono una sensazione di piacere. Quando una
donna raggiunge un certo livello di eccitazione sessuale, le piccole labbra
cambiano di colore, e ci� indica che, continuando l'attivit� di stimolazione,
la donna raggiunger� l'orgasmo. Le piccole labbra delle donne che non
hanno ancora avuto un figlio diventano di un color rosso chiaro brillante,
mentre nelle donne che hanno avuto figli il colore � pi� scuro o ambrato. |
|
Il clitoride, che si trova nel punto in cui
si incontrano le piccole labbra o labbra pi� interne, possiede un'unica
funzione: quella di dare piacere. Esso non ha nulla a che vedere con il
concepimento della prole, ma le numerosissime terminazioni nervose disposte
in esso e nell'area immediatamente adiacente significano che � molto sensibile
al contatto diretto o indiretto. Il clitoride � formato da una parte terminale,
arrotondata, detta glande del clitoride, e da una parte allungata detta
asta o corpo del clitoride. Il corpo del clitoride � di solito protetto
da una piega di tessuto formata dalle piccole labbra che assomiglia a
una specie di cappuccio. |
|
Il vestibolo � diviso in due parti principali,
l'uretra e l'apertura o ostio della vagina. L'uretra � il canale di passaggio
per l'urina dalla vescica all'esterno. La sua apertura � situata sotto
il clitoride e sopra l'apertura della vagina. |
|
>2. Gli organi genitali interni Gli organi genitali interni della donna si possono cos� elencare: 1. l'imene, sottile diaframma di tessuto che in parte ostruisce l'ingresso della vagina; 2. Le ghiandole del Bartolino, situate da ciascun lato rispetto alle piccole labbra, che secernono alcune gocce di liquido durante la fase di eccitazione della donna; 3. l'uretra, canale di passaggio per l'urina; 4. la vagina, il passaggio che conduce dalla vulva alla cervice (5), altrimenti nota come collo dell'utero; 6. l'utero, in cui l'uovo fertilizzato si sviluppa fino al completamento del feto prima della nascita; se l'uovo non � stato fertilizzato, la mucosa di rivestimento delle pareti dell'utero sar� eliminata nel corso delle mestruazioni; se l'utero � sede di manifestazioni patologiche pu� rendersi necessaria la sua rimozione mediante un intervento detto di isterectomia; all'estremit� superiore dell'utero si trovano le tube di Fallopio (7), lungo cui transita l'uovo e dove avviene l'incontro con lo spermatozoo maschile; le uova sono contenute nelle due ovaie (8). |
|
Appena oltre l'apertura della vagina si trova
l'imene, un sottile diaframma di tessuto che ostruisce in parte l'accesso
alla vagina. Prende nome dal dio greco del matrimonio e non ha alcuna
funzione biologica nota. Anche se alcune donne sono nate prive di imene,
la maggior parte di esse ne � provvista; varia in forma e dimensioni da
donna a donna. L'imene non ricopre interamente l'ingresso della vagina,
poich� rimane un piccolo passaggio per la fuoriuscita del sangue mestruale. |
|
Le ghiandole del Bartolino sono situate da
una parte e dall'altra delle piccole labbra. Queste ghiandole si aprono
in prossimit� dell'ingresso della vagina e quando la donna � sessualmente
eccitata secernono una piccola quantit� di liquido. Si riteneva che il
liquido in questione fosse importante per la lubrificazione della vagina,
ma le ricerche di Masters e Johnson hanno dimostrato che la lubrificazione
della vagina � attuata da secrezioni che provengono dall'interno della
vagina pi� a monte, per cui le ghiandole del Bartolino non hanno l'importanza
presunta durante la fase di eccitazione sessuale. Quale sia la vera funzione
delle ghiandole � quindi ancora da scoprire. |
|
L'uretra � il breve canale di collegamento tra la vescica a monte e il vestibolo a valle. L dunque il passaggio che permette l'eliminazione dell'urina. La sua apertura o meato � situata tra il clitoride e l'apertura della vagina. |
|
La vagina inizia affacciandosi all'esterno
con l'ostio vaginale e termina in profondit� al collo dell'utero. La vagina
ha dimensioni che variano da una donna all'altra, ma di solito � lunga
da sette a tredici centimetri. Ha la forma di un tubo appiattito con le
pareti che si toccano. Le pareti della vagina non sono lisce, ma presentano
dappertutto rughe e pieghe. La vagina ha una enorme capacit� di espansione
e di contrazione: ad esempio si dilata durante il processo del parto e
durante il rapporto sessuale pu� adattarsi a qualunque dimensione del
pene. |
|
Il collo dell'utero � quella parte terminale
dell'utero che, restringendosi, sconfina nella zona superiore della vagina.
In questa zona il collo dell'utero si apre mediante un passaggio detto
ostio cervicale. E un passaggio molto stretto, come l'estremit�
di una cannuccia di paglia, e assomiglia alla punta di un naso o a un
mento con la fossetta. Le donne che usano gli IUD
come anticoncezionali hanno il filo dello IUD
che pende attraverso il collo dell'utero nella vagina. |
|
In una donna che non � in stato di gravidanza,
l'utero ha le dimensioni di un pugno chiuso (da sette a dieci centimetri
di lunghezza e cinque centimetri di larghezza) ed ha la forma di una pera
capovolta. In gravidanza, quando � completamente dilatato, misura circa
trenta centimetri di lunghezza. L'estremit� inferiore, pi� stretta, �
detta collo dell'utero: trapassa nella vagina e termina con l'ostio cervicale.
La parte pi� ampia dell'utero � quella superiore, in cui durante la gravidanza
e fino al parto il feto cresce e si nutre. L'utero ha pareti molto spesse
ed � insolitamente elastico, poich� deve espandersi per contenere il feto
in via di sviluppo, mentre dopo il parto riacquista pi� o meno le sue
dimensioni normali. L'utero � rivestito da tre strati di tessuto speciale
e di muscolo. Lo strato pi� interno � l'endometrio, un tessuto molto particolare.
Dopo la pubert�, questo strato di tessuto riveste il corpo centrale dell'utero
pronto a fornire un luogo di parcheggio e di nutrizione a un uovo fertilizzato
fin dai primi istanti della gravidanza. Se una donna non � incinta questo
rivestimento non � necessario, per cui si stacca dall'utero e lascia il
corpo attraverso il flusso mestruale. Questo processo si ripete mensilmente.
Immediatamente un nuovo strato di rivestimento comincia a formarsi per
rendersi disponibile nel caso la donna rimanga incinta nel ciclo successivo.
Tranne che nel corso della gravidanza, questo ciclo di eventi molto regolare
continua ininterrottamente dalla pubert� fino alla menopausa. |
|
Le tube di Fallopio sono due, ciascuna lunga
circa 10 centimetri, fissate a ciascun lato della parte superiore dell'utero.
Ciascuna tuba conduce a un'ovaia. Le tube di Fallopio (dal nome dell'anatomista
del sedicesimo secolo Gregorio Fallopio, che per primo le descrisse) sono
piuttosto strette (da uno a due millimetri), e sono il canale di passaggio
che permette all'uovo di raggiungere l'utero partendo dall'ovaio. Le tube
di Fallopio non sono fissate alle ovaie in un punto ma le circondano
avvolgendole alla loro estremit� superiore. La estremit� superiore delle
tube di Fallopio � aperta e appare come l'imbuto di una tromba dotato
di un bordo frastagliato (le frange sono chiamate fimbrie). Quando l'uovo
� liberato dalla ovaia viene avviato rapidamente verso l'apertura della
tuba di Fallopio e da l� comincia a muoversi verso l'utero, che si trova
all'altra estremit� della tuba. |
|
Le donne possiedono due ovaie, ciascuna delle
quali � situata a fianco dell'utero nella sua parte superiore. Esse sono
situate da ciascuna parte rispetto all'ombelico, proprio sotto, e non
sono direttamente connesse con l'utero e con le tube di Fallopio. Esse
sono mantenute in situ dai legamenti ovarici. Le ovaie hanno forma di
mandorla, e sono lunghe circa quattro centimetri, alte poco meno di due
centimetri e larghe due centimetri e mezzo. Le ovaie assolvono a due importanti
funzioni: esse liberano le uova attraverso un processo chiamato ovulazione;
l'uovo pu� quindi essere fertilizzato da uno spermatozoo maschile; inoltre
le ovaie producono ormoni femminili chiamati estrogeni e progesterone.
Gli estrogeni sono fondamentali per lo sviluppo sessuale della donna,
mentre il progesterone � molto importante per la gravidanza. Questi ormoni
passano direttamente dalle ovaie nel circolo sanguigno. |
|
Tre sono gli aspetti importanti che caratterizzano le mammelle femminili: sono spesso fonte di piacere erotico, giocano un ruolo non piccolo nel formare l'immagine che una donna ha di s�, e la donna con esse pu� nutrire i propri figli. Le mammelle maschili possono essere fonte di piacere erotico, ma hanno ben poca influenza sull'immagine che l'uomo ha di s�. Una reazione normale alla stimolazione � l'erezione del capezzolo femminile. Fino alla menopausa, se la donna non ha allattato, le sue mammelle stimolate cresceranno in dimensione per un aumento del flusso del sangue venoso. Le mammelle maschili non aumentano in dimensione se vengono stimolate ma un po' pi� del 50% degli uomini dimostrano una erezione evidente del capezzolo. Spesso anche lo stare nudi e al freddo fa rizzare i capezzoli. Le mammelle femminili sono fatte nel seguente modo: al centro sulla superficie esterna si trova (1) il capezzolo, circondato dalla (2) areola. All'interno si trovano le (3) ghiandole lattifere, che in seguito alla gestazione e al parto di un bambino producono latte, e (4) i dotti lattiferi, che trasportano il latte dalle ghiandole lattifere ai capezzoli. La struttura restante della mammella � fatta di tessuto adiposo e di tessuto connettivo fibroso che d� consistenza e forma alla mammella. |
|
I capezzoli possono essere molto prominenti, oppure avere scarso rilievo, possono essere un po' infossati nella mammella, oppure possono essere invertiti. L'ambito normale delle diverse morfologie � vasto. I dotti lattiferi che partono dalle ghiandole lattifere convergono e si svuotano proprio nel capezzolo, permettendo cos� al bimbo di succhiare. Ciascun capezzolo � provvisto di terminazioni nervose che lo rendono molto sensibile al tatto. Le minuscole fibre muscolari presenti in ciascun capezzolo gli permettono di diventare eretto in seguito all'eccitazione sessuale e in risposta ad altri stimoli come il freddo. Proprio come una mammella pu� essere leggermente pi� voluminosa dell'altra, cos� anche un capezzolo pu� diventare pi� eretto dell'altro in seguito alla stimolazione sessuale. |
|
L'areola mammaria � la zona scura e pigmentata che circonda ciascun capezzolo; l'intensit� del suo colore varia da donna a donna. L del tutto normale che nell'areola vi siano minuscole protuberanze: si tratta di ghiandole produttrici di grasso che secernono una sostanza lubrificante per rendere pi� facile l'allattamento. Nel corso della gravidanza l'areola diventa pi� scura e rimane tale fino a un certo periodo dopo il parto. Le dimensioni dell'areola variano da donna a donna. |
|
All'interno di ciascuna mammella si trovano da 15 a 25 piccole ghiandole produttrici di latte. Il latte da esse prodotto viene portato al capezzolo per mezzo di dotti lattiferi, pronto per essere succhiato dal bambino. Le dimensioni delle ghiandole lattifere sono pi� o meno le stesse in tutte le donne, e producono la stessa quantit� di latte, indipendentemente dalle dimensioni complessive della mammella. |
|
Questi dotti mettono in comunicazione le
ghiandole lattifere di ciascuna mammella con il capezzolo. Il latte viene
prodotto dalle ghiandole, passa nei dotti e si accumula attorno al capezzolo.
Il bambino allora pu� succhiare il latte dal capezzolo. Il latte viene
prodotto come risposta all'azione di due ormoni, la prolattina e l'ossitocina.
La prolattina stimola le ghiandole lattifere a produrre latte, e quando
il bambino succhia, viene liberata una ulteriore quota di prolattina nel
circolo sanguigno per far aumentare la produzione del latte. L'ossitocina
fa s� che il latte venga portato dalle ghiandole al capezzolo in un processo
detto di "caduta". A volte, il neonato nei primi giorni di vita
non � in grado di succhiare in modo sufficientemente vigoroso da permettere
la liberazione di opportune quantit� di ossitocina, per cui il processo
di "caduta" � inadeguato. Una volta che la madre e il neonato
hanno sincronizzato i ritmi di allattamento, ogni cosa torna a funzionare
bene. |
|
(fonte: La vita sessuale: problemi, risposte - Michael Carrera - pag. 44-98 - Ed. IdeaLibri Milano 1982) |
Copyright �1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 4 Dicembre 2000. | Torna alla pagina delle FAQ |