Le FAQ: Sesso Estremo
Spanking

From: Maschera
Newsgroups: it.sesso.discussioni
Subject: Spanking...ovvero dell'arte di sculacciare con amore.(lungo)
Date: Sun, 31 Dec 2000 06:19:38 GMT

Gironzolando in rete, ho scovato un articoletto- un po' lunghetto, ma piuttosto interessante- dove si ricostruisce un po' la storia dello spanking, ovvero dello sculacciare per piacere, come gioco erotico e/o erotizzante, che può essere tranquillamente praticato anche al di fuori di un rapporto dom/sub.....

Il sito da cui l'ho preso è:
http://www.sexonline.cybercore.com/blue/56p50.htm
(l'autrice si chiama Susanna Schimperna)


QUANDO E PERCHE' LA SCULACCIATA DIVENTA UN GIOCO EROTICO

TE LO FACCIO TUTTO ROSSO

a cura di Susanna Schimperna

Variante della fustigazione, a differenza di questa la sculacciata a mani nude non presenta connotati sadomasochistici. Ne sono infatti escluse la crudelta', la paura, la sottomissione. Pero' attenzione: affinche' la messinscena risulti davvero eccitante occorre rispettare i ruoli: paterno, pacato e autorevole lui; terribile, ribelle e capricciosa fino all'inverosimile lei.
Nel 1786, Lady Henriette P. Montague scrive nel suo diario come dovrebbe comportarsi l'amante ideale: "Sollecito e comprensivo, ma non eccessivamente perspicace. Detesterei un uomo con sensibilita' femminile, quel modo di indagare nei pensieri che fa sentire l'indagato colpevole anche se non lo e', bugiardo anche se sta recitando un versetto della Bibbia. Le punizioni dovrebbero avvenire invece per cause futili e sciocche, ed essere comminate dall'uomo sulla donna che ama con sguardo enfaticamente burbero - che la donna finger˙88 di prendere sul serio, naturalmente - e mano leggera. Una sculacciata pu˙98 essere molto divertente e anche straordinariamente eccitante, se data e ricevuta con queste premesse."

ORBILIANISMO: BRUTTO NOME PER ANCOR PIU' BRUTTA COSA

La Rivoluzione francese sarebbe scoppiata di li' a poco, terrorizzando l'Europa aristocratica, borghese e timorata, ma perche' preoccuparsi? Cioe', perche' occuparsi in anticipo di una questione truce e sanguinosa come un violento sommovimento sociale? Le feste dei nobili, in quel periodo, erano splendide. L'amore, nei salotti, era argomento di intrighi persino crudeli, le vere passioni oggetto di scherno, al massimo di incuriosita dissezione patologica, come si fosse trattato di escrescenze tumorali. Ma, alla faccia di tanto ironizzare, la sessualita' extraconiugale trovava i suoi sfoghi nei modi piu' ovvi, come sempre. Nella sola Londra, e nel solo St. James' Park, dove i cancelli si chiudevano alle dieci di sera, Boswell calcolo' che piu' di 6.500 persone "note" si erano fatte fare copie delle chiavi abusando della propria autorita', si recavano a convegni clandestini, mercenari e non, dietro i cespugli. Bandite dai rapporti ufficializzati, le realizzazioni delle piu' curiose fantasie erotiche potevano avvenire con le prostitute, le amanti piu' disinibite, i giovanotti oziosi desiderosi solo di compiacere le loro dame. Chi abbia l'idea di un Settecento tutto trine e merletti, nei incollati, spiritosaggini e minuetti, contrapposto a un Ottocento sessualmente tanto piu' morboso quanto piu' sessuofobico, sara' sorpreso di apprendere che le piu' crudeli e perverse fustigazioni a scopo disciplinare appartengono a questo secolo illuminista e frivolo. Nel 1760 esce un opuscolo, firmato Rodez, destinato ad avere presto una vasta eco. Il titolo e' Memorie storiche sull'orbilianismo e sulle correzioni dei gesuiti, e l'argomento sono i supplizi inflitti da questi rigorosi insegnanti ai loro discepoli. Orbilianismo, smania di frustare i gli allievi; da Orbilius Plagosus, maestro di scuola terribile menzionato da Orazio, che sottoponeva implacabilmente i ragazzi alla cura dello staffile. Nell'opuscolo viene descritto dettagliatamente il sistema: in ogni collegio di gesuiti esisteva un padre correttore specialista in disciplina, che eseguiva le correzioni stabilite dai padri insegnanti. I trasgressori subivano la pena pubblicamente, curvati sopra un banco o su un inginocchiatoio. Non dovevano gridare pena la moltiplicazione dei colpi. Vi ricorda qualcosa? Le storie eccessive del grande anarchico Pichard, che ci e' naturale reputare irrealistiche. Certo, qualcuno si scagliava contro l'odioso sistema, ma un Voltaire sdegnato non poteva certo distruggere un'abitudine radicata nei secoli. Nel Medioevo la fustigazione potevano aspettarsela quasi tutti: discepoli, giovani, prostitute, donne in odor di magia e blasfemia, servi. Una delle piu' celebrate storie d'amore nasce con una punizione corporale sul fondoschiena. Si tratta del rapporto tra Abelardo ed Eloisa, che nei racconti popolari e nelle leggende tramandate dai cantori, ando' nel seguente modo.

L'EFFETTO EROTIZZANTE DELLA FRUSTA DI ABELARDO SUL POPO' DI ELOISA

Abelardo, giovane e brillante studioso, un giorno ricevette la visita di un canonico che gli propose di occuparsi dell'educazione della nipote. Le lezioni cominciarono e il canonico, che vi assisteva, vedendo la ragazza svogliata consegno' ad Abelardo uno staffile, con queste parole: "Eccovi, per castigarla, se non impara facilmente. Siamo stati tutti fustigati da fanciulli ed e' giusto che essa pure lo sia. Cio' apre la mente e sveltisce il pensiero". Abelardo non avrebbe voluto ricorrere a quel mezzo, ma un giorno, mostrandosi Eloisa particolarmente disattenta, se la pose sulle ginocchia e procedette alla correzione. Da quella prima volta, le punizioni divennero sempre piu' frequenti, finche' lui non trovo' il coraggio di dire all'allieva che quel divino corpo doveva essere coperto non di staffilate bensi' di baci. L'effetto erotizzante della frusta sul fondoschiena era stato fatale. Nel Settecento, il costume non era poi molto cambiato. Una novita', o che almeno appare tale a noi che ripercorriamo queste storie parziali della sessualita' attraverso tracce, documenti, cronache e - inevitabilmente - impressioni, e' costituita da una progressiva consapevolezza femminile (limitata ad alcune specialissime donne, e' chiaro) di voglie e fantasie erotiche molto prossime a quelle correzioni che realmente ma non certo volontariamente venivano subite da larghe fasce della popolazione. Essere frustate sul sedere, ricevere gli stessi colpi degli schiavi e degli alunni indisciplinati con le cinque o sette strisce di cuoio attaccate al manico corto che costituivano lo staffile di uso domestico. Oppure, variante che probabilmente non ha alcun connotato sadomasochistico, essere sculacciate. La sculacciata della mano nuda sui glutei, dunque, sembra iniziare la sua vera storia - storia sociale, cioe', di pratica disciplinare e gioco erotico -, proprio adesso, nel Settecento. Non e' la sola, la citata Lady Montague, a vagheggiare un amante finto-burbero, ammirevolmente autorevole, paterno e patriarcale, che gliele dia sul popo'. Attenzione, non un uomo autoritario. Non ce n'e' bisogno, anzi, e' auspicabile in contrario. Perche' alla fine, in questo scenario della fantasia erotica femminile, e' la donna quella che si diverte di piu', il polo forte della coppia, colei intorno alla quale ruota il maschio protettivo, padrone fino a un certo punto, padrone perche' cose' vuole lei, padrone per il di lei diletto.

LA SCULACCIATA IDEALE

Nata dalla fustigazione di antichissima memoria, la sculacciata e' una variante allegra, giocosa, in cui la crudelta' non c'entra per niente e la paura e' abolita. Infatti, nel rapporto sculacciatore-sculacciata, che quest'ultima si ribelli (e gia' la ribellione scomposta e gridata e' piu' spesso sintomo di una rabbia che sa di potersi difendere anziche' di una paura paralizzante) non solo e' ammesso, ma aspettato. Lo sculacciatore, allora, immobilizza con poco sforzo la "gatta selvaggia" (come viene definita la donna ribelle), la "doma" con la superiore compostezza e sicurezza dei suoi gesti, della sua mascolinita', della sua ragionevolezza. Lei strilla e si dimena, lui lo fa "per il suo bene". Lei e' una bambina terribile, capricciosa fino all'inverosimile, addirittura pericolosa. Lui e' pacato, serio, magnanimo e innamorato. Fondamentale e' che il sedere diventi paonazzo e scotti sotto le palme delle mani picchiatrici. La nudita' totale non e' richiesta, al contrario, e' preferibile che solo la parte sottoposta a punizione sia esposta. L'effetto viene considerato piu' erotico.

BATTETE VOSTRA MOGLIE, MA CON BUONE MANIERE

Mogli e sculacciate: questo binomio non ha proprio nulla di erotico, cosi' come ci viene tramandato nei vari sermoni di pii sacerdoti del culto, nelle raccomandazioni morali di pubblicisti della dottrina e/o della legge, nelle dissertazioni eticheggianti di piu' o meno oscuri filosofi (meglio tacere i nomi, disgustosamente troppi e piu' insopportabilmente ancora, troppo famosi). Citiamo due esempi per tutti. La prima citazione e' di un monaco russo, tale Silvestro, che nel XVI secolo scrisse il libriccino Domostroi, regole per la vita domestica. "Le mogli disubbidienti dovrebbero essere frustate per bene ma senza ira... una buona moglie dovrebbe essere battuta di tanto in tanto, ma con garbo, in segreto, con buone maniere". Ed ecco un tocco di modernita', che ci viene regalato da George Mackay, sceriffo di Kinghorn, Scozia, nel 1975. "E' risaputo che si puu' battere la moglie sulle natiche ma non sulla faccia..." .


Salutando, Maschera
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"Parlare- già un fuggire nel passato.
Scrivere- come potrebbe non essere scrivere delle mie memorie?" (uno di noi)
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