Le FAQ: Corteggiamento La seduzione a tavola |
Seduzione a tavola
Cleopatra in cucina, Casanova in cantina di Carlo della Torre
Né Cleopatra né Casanova hanno lasciato ai posteri il manuale che usavano per la preparazione delle loro cene.
Purtroppo.
I grandi maestri di seduzione forse non credevano a speciali ingredienti o forse ne erano tanto gelosi da preferire portarsene le segrete formule nella tomba.
Non è dato saperlo ma è possibile indagare con il cinismo che la Regina d'Egitto e la furbizia che il nobile veneziano avrebbero adoperato se fossero stati nostri contemporanei.
Avrebbero forse cominciato ponendosi la domanda: "Esistono o non esistono ingredienti e bevande da colpo di fulmine?".
La fantasia popolare conta un centinaio di sostanze alimentari con proprietà afrodisiache.
Solo pochissime però hanno superato con una stirata sufficienza i moderni esperimenti di laboratorio.
Le spezie come il pepe, la cannella, la noce moscata, lo zenzero, i chiodi di garofano, la vaniglia, godono fama di avere poteri afrodisiaci.
I farmacologi, non molto convinti, spiegano che le spezie, essendo ricche di sostanze irritanti che vengono eliminate attraverso le vie urinarie, provocano un copioso afflusso di sangue verso le zone genitali.
Le conseguenze sono facilmente intuibili.
Il peperoncino, secondo la giornalista Nancy Clark esperta della vita privata delle stelle di Hollywood, ha aiutato Marlon Brando a risolvere qualche "problemino" in epoca pre-Viagra.
Sembra però che sia più efficace per applicazione locale (cioè non in cucina) poichè, irritando, fa affluire il sangue nei corpi cavernosi del pene.
Sembra inoltre che, sbagliando la dose, si parte come un razzo... verso l'ospedale!
Altri ingredienti sono ritenuti afrodisiaci per le loro proprietà energetiche o per il loro contenuto, seppur minimo, di sostanze che influenzano la sfera del desiderio.
Si dice che Madame de Pompadour, la prediletta di Luigi XIV, bevesse una cioccolata calda al giorno per curare la propria frigidità.
Casanova avrebbe usato le dolcezze del cioccolato per conquistare alcune donne particolarmente difficili.
Il cioccolato è da qualche anno di moda come afrodisiaco.
Ma già negli anni ottanta gli psicofarmacologi Klein e Liebowitz avevano scoperto che il cioccolato contiene feniletilamina, sostanza simile alle anfetamine, efficaci nell'aumentare il desiderio sessuale.
Infatti secondo studi americani, quando si è innamorati, l'organismo secerne questa molecola grazie alla quale improvvisamente cominciamo a vedere la vita in rosa.
Il cioccolato, con un occhio alle calorie, non ha controindicazioni, piace a tutti e mette di buon umore.
Come afrodisiaco riteniamo che valga il solito "se ci credi funziona".
Enrico IV, prima di sedurre, mangiava uno spicchio di aglio ed uno di cipolla, sorseggiando Armagnac (per fortuma).
I bulbi dell'aglio e della cipolla sono ricchi di ormoni sessuali e forse grazie a questa propietà chimica vengono ritenuti afrodisiaci.
Gli effetti collaterali olfattivi ne potrebbero però facilmente neutralizzare le decantate "caratteristiche tecniche".
Ai tempi di Cleopatra e di Casanova, più tolleranti con l'olfatto, avrebbero forse "chiuso una narice".
La polenta, secondo il farmacologo prof. Michele Carruba, integrata con dosi di mais e gnocchi gialli, la stessa pappa per molti giorni, aumenta il desiderio sessuale.
Ciò avverrebbe perchè il mais abbassando il livello di serotonina (neuromediatore antiincendio) farebbe prevalere l'antagonista dopamina che accenderebbe il fuoco d'amore.
Ci vogliamo pure credere ma ci sembra poco seducente constringere il futuro partner alla dieta dissociata.
Non resta che dimenticare gli ingredienti miracolosi della cucina di Cleopatra e scendere in cantina a provare il vino di Casanova.
Il desiderio, in fondo in fondo, maschi e femmine lo hanno ancora, come lo avevano i primitivi antenati con meno problemi in questo campo.
L'evoluzione lo ha un poco frenato.
L'alcol allenta i freni, libera gli istinti ancestrali, disinibisce, sblocca.
"In vino veritas" dicevano i romani e la verità è che la voglia non manca.
Ma il trucco è nella "giusta dose".
Shakespeare scriveva a proposito dell'alcol: "Provoca il desiderio, ma rende l'atto impossibile".
I ginecologi dicono che, in alte dosi, diminuisce la lubrificazione vaginale ed impedisce l'orgasmo.
Noi, sicuri di non deludere i grandi maestri, diciamo che, nella giusta dose, è l'unico che "fa il miracolo".
E se siete astemi accontentatevi dei cocktails che abbiamo scoperto su una rivista .
Non garantiamo il risultato perché non li abbiamo testati.
Elisir di Cleopatra
Una banana, mezzo bicchiere di succo di melone, un bicchiere di succo di papaya, mezzo cucchiaino in polvere di chiodi di garofano.
Frullare, ed eventualmente bere.
Cocktail di Casanova
Mezza tazza di succo fresco di pompelmo, mezza tazza di succo di mela, mezzo cucchiaino di polvere di cannella.
Mescolare, e possibilmente bere.
Tratto
da: http://www.seduction.net/tavolai.htm Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 02 Novembre 2000. |
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