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LA PROSTATITE
La fascia di età tra i venti ed i cinquant'anni
rappresenta, per gli uomini, il periodo durante il quale può insorgere un disturbo
comune e fastidioso: la prostatite. La conseguenza è, spesso, una sorta di depressione
poiché la patologia determina fastidi e, a volte, anche un senso di vergogna.
La patologia si manifesta attraverso un impellente e frequente stimolo ad urinare,
associato a dolori che si irradiano dall'ano all'inguine, ai lombi, ai genitali.
Le cause si ritrovano spesso in infiammazioni non curate o secreti vaginali
della partner, o possono anche non essere chiarite.
La prostatite, tuttavia, può essere anche prevenuta adottando qualche semplice
accorgimento, soprattutto nella dieta. Evitare cibi acidi ed irritanti come
il peperoncino, la cipolla, l'aglio, gli insaccati, i fritti, i sottaceti, la
frutta secca, il cioccolato. Inoltre sarebbe opportuno evitare rapporti sessuali
durante il periodo mestruale ed in caso di rapporti sessuali che vanno al di
fuori della coppia è bene fare ricorso ad adeguate protezioni. Ultimo accorgimento,
ma non per questo meno importante, è quello di ridurre la vita sedentaria responsabile
del ristagno di sangue nella prostata e gli sport che ne scuotono la ghiandola
come l'equitazione, il ciclismo ed il motociclismo.
Per coloro che non sono refrattari ai farmaci quelli più indicati, una indispensabile
visita medica preliminare può individuare al meglio il germe responsabile del
disturbo. I farmaci che possono essere utili sono i chinolonici, le tetracicline
ed i macrolidi. Il risultato della cura farmacologica dovrebbe manifestarsi
entro quindici giorni; in assenza di miglioramenti bisognerà ricorrere ad un
farmaco diverso e probabilmente più specifico da assumersi anche per un paio
di mesi.
Tratto da: http://www.mybestlife.com/ita_salute/news/21072000-2.htm Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 23 ottobre 2000. |
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