Le FAQ: Metodi Anticoncezionali Orali
la Pillola

Pillola

Contraccettivo ormonale ad assunzione orale, composto da due ormoni sintetici simili a quelli prodotti naturalmente dall’ovaio femminile, ovvero estrogeni e progesterone; questi ormoni hanno l’effetto di inibire l’ovulazione, impedendo così la fecondazione e la gravidanza. Per capire come funziona la pillola dobbiamo ricordare come funziona il ciclo mestruale femminile. L’ipofisi, piccola e importante ghiandola situata sotto al cervello, invia ogni mese un messaggio alle ovaie inducendo l’ovulazione: nel caso di una gravidanza, la situazione ormonale cambia, perché si innalzano i livelli degli ormoni femminili - estrogeno e progesterone - e questo aumentato livello ormonale induce l’ipofisi a far sospendere l’ovulazione da parte delle ovaie. Prendendo la pillola, si stabilisce nell’organismo una situazione ormonale simile a quella causata da una gravidanza, per cui l’ipofisi non invia il messaggio dell’ovulazione e le ovaie restano a riposo. Non essendovi l’ovulazione, non vi è possibilità di una fecondazione. La pillola agisce anche rendendo più viscoso il muco cervicale, ostacolando così la risalita e la sopravvivenza degli spermatozoi, rendendo l’utero inadatto all’annidamento dell’ovulo fecondato e alterando infine la motilità delle tube uterine. Non tutte le donne possono assumere la pillola: è controindicata per chi soffre o ha una forte predisposizione a gravi disturbi del cuore e della circolazione (ipertensione, trombosi, flebiti, embolie), malattie del fegato e dei reni, tumori maligni dell’apparato riproduttivo e della mammella o altre gravi malattie. Per questo il medico, prima di prescriverla, deve valutare attraverso la raccolta di dati dalla storia personale e familiare, ed esami medici (pressione arteriosa, analisi del sangue e delle urine, visita ginecologica e del seno, striscio vaginale) che non esistano controindicazioni. È consigliabile non fumare. In passato, alla donna fumatrice, soprattutto in età superiore ai 35 anni, veniva sconsigliata la pillola per i rischi connessi al suo utilizzo. Oggi tali rischi sono senz’altro inferiori, considerati i bassi dosaggi ormonali presenti nelle pillole attuali; tuttavia per queste donne, specie se hanno predisposizione a malattie cardiovascolari, è particolarmente importante il controllo medico. Anche per le ragazze giovani che hanno cicli irregolari è necessario un controllo medico preventivo che definisca la causa dell’irregolarità. Anche se con le pillole a basso dosaggio ormonale gli effetti collaterali si sono ridotti notevolmente (in un mese si assume più o meno la metà della dose di ormoni in passato assunta quotidianamente), possono comparire lievi disturbi, di solito limitati ai primi mesi di assunzione: tensione al seno, nausea, modificazioni depressive dell’umore, piccole perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra (spotting), leggero aumento di peso. Questi disturbi non vogliono dire che la pillola sia mal tollerata, ma semplicemente che l’organismo ha bisogno di assuefarsi alla nuova situazione ormonale; se persistono, conviene comunque consultare il proprio medico, che potrebbe consigliare di cambiare il tipo di pillola. Se si prendono contemporaneamente alla pillola particolari medicine (certi antibiotici, alcuni anticonvulsivanti, analgesici, barbiturici (come i sonniferi), specie se in dosi massicce e per lunghi periodi, l’efficacia contraccettiva può essere ridotta. Così pure in caso di forte diarrea o vomito successivi all’assunzione: in ogni modo, il proprio medico saprà consigliare il da farsi. L’efficacia della pillola è superiore al 99%: l’indice di Pearl dà un valore di 0,02/0,08%.


Pillola: vantaggi e svantaggi

Quali sono i vantaggi e le controindicazioni dei contraccettivi orali, qual è il meccanismo d'azione, quale può esserne l'effetto su di una futura gravidanza?

Innanzitutto i contraccettivi orali, oltre ad essere altamente efficaci, sono generalmente ben sopportati dalla paziente, sono di facile somministrazione, hanno un costo ridotto rispetto ai benefici e consentono un comportamento sessuale assolutamente spontaneo; generalmente vengono ritenute controindicazioni alla terapia con contraccettivi orali le seguenti situazioni ipertensione di media o grave entità, diabete mellito, ipercolesterolemia grave, malattie vascolari di importante entità (varici etc.). In una piccola percentuale di pazienti sottoposte al trattamento vengono evidenziati importanti attacchi di cefalea che devono essere giustamente valutati in quanto possibile causa di sospensione della terapia stessa. Allo stato attuale non esiste nessuna prova tangibile e scientificamente accertata che indichi una maggiore incidenza di neoplasie (cancro) della mammella o dell'utero in pazienti sottoposte a trattamento con contraccettivi orali, anzi pare evidenziarsi un effetto protettivo nei confronti delle patologie benigne della mammella. La "pillola" esplica il proprio meccanismo di azione fondamentalmente impedendo l'ovulazione e quindi rendendo infertile la paziente; tale situazione è però totalmente reversibile e la stessa può intraprendere una gravidanza già un mese dopo la sospensione degli attuali trattamenti senza che il feto possa riportarne alcun danno.

Vantaggi
È il metodo più efficace: se usato correttamente, dà una sicurezza totale di evitare gravidanze indesiderate. È facile da usare e non interferisce con la spontaneità dell’atto sessuale. Può ridurre i disturbi mestruali (come il dolore mestruale), tende a regolarizzare la durata e la quantità del flusso (riducendo il rischio di anemie), può ridurre acne, ipertricosi (eccesso di peli) e caduta dei capelli. Riduce il rischio di sviluppare alcune patologie a carico dell’apparato sessuale - come tumori benigni del seno, tumori alle ovaie e all’endometrio - in quanto arresta la proliferazione del tessuto delle ovaie e dell’endometrio; l’ispessimento del muco cervicale protegge anche dal rischio di infezioni alle tube e alle ovaie - fibromi uterini, malattie infiammatorie pelviche - e aiuta a prevenire anche cisti alle ovaie e gravidanze ectopiche.

Svantaggi
Va prescritta dal medico e necessita di controlli periodici. Va presa ogni giorno, regolarmente, per 21 giorni, e non solo in caso di rapporti sessuali, per cui può non risultare ideale per chi ha rapporti molto sporadici. Non tutte le donne possono assumerla: il medico deve valutare, attraverso la raccolta di dati dalla storia personale e familiare ed esami medici - pressione arteriosa, analisi sangue e urine, palpazione seno, striscio vaginale - che non sussistano controindicazioni ad un suo uso. La pillola può essere controindicata per forti fumatrici di età superiore ai 35 anni (per i rischi cardiovascolari), per chi è fortemente predisposto a disturbi gravi del cuore e della circolazione, a trombi, malattie del fegato e della cistifellea, tumori dell’apparato riproduttivo, cancro al seno, obesità, epilessia o altre gravi malattie, come certe forme di anemia, mononucleosi, diabete, ipertensione ed emicrania. Anche se con le attuali pillole a basso dosaggio ormonale gli effetti collaterali si sono ridotti notevolmente (in un mese si assume più o meno la metà della dose di ormoni in passato assunta quotidianamente!), possono comparire lievi disturbi, di solito limitati ai primi mesi di assunzione. Questi possono manifestarsi come tensione al seno, nausea, modificazioni depressive dell’umore, piccole perdite di sangue tra una mestruazione e un’altra (spotting) o leggero aumento del peso. Avere questo tipo di disturbi non significa che la pillola sia mal tollerata, ma semplicemente che l’organismo ha bisogno di assuefarsi alla nuova situazione ormonale; se persistono, tuttavia, conviene consultare il proprio medico. Se si prendono contemporaneamente alla pillola particolari medicine (certi antibiotici, alcuni anticonvulsivanti, barbiturici - come i sonniferi - o analgesici, specie se in dosi massicce e per lunghi periodi, l’efficacia contraccettiva può essere ridotta. Così pure in caso di forte diarrea o vomito successivi all’assunzione: in ogni caso il proprio medico potrà consigliare il da farsi. Alcune religioni (come quella cattolica) ne vietano l’uso, perché interferisce sui processi naturali del corpo e priva il rapporto sessuale della sua naturale "apertura alla vita".


Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 24 Ottobre 2000. Torna alla pagina delle FAQ

Valid HTML 4.01! Valid CSS!