Le FAQ: La risposta sessuale maschile e femminile |
FATTI
Dobbiamo la conoscenza sulle risposte sessuali della gente allo stimolo sessuale
alle coraggiose ricerche pionieristiche dei dottori William Masters e Virginia
Johnson, condotte negli anni '50 e '60.
Successivamente, negli anni '70, il lavoro della dottoressa Helen Singer Kaplan
ha fornito alcuni fondamentali sviluppi teorici.
Ogni persona risponde in modo diverso allo stimolo sessuale, ma esiste uno schema
applicabile alla maggior parte delle persone nella maggior parte dei casi.
Probabilmente non è possibile applicarlo a tutti e in ogni caso e non si tratta
quindi di una misurazione di ciò che è "normale", ma solo di una descrizione
di ciò che di solito avviene.
Questo schema prevede tre fasi: desiderio,
eccitazione, orgasmo;
ogni fase è distinguibile dall'altra sulla base di precise risposte fisiche.
Le capacità di rispondere sessualmente variano anche in base alle età delle persone.
DESIDERIO
Sappiamo più cose su quello che avviene nella seconda e nella terza fase, cioè l'eccitazione e l'orgasmo, che non ciò che avviene nella prima. Il desiderio rimane ancora pressochè un mistero. Il desiderio, chiamato anche libido, è ciò che ci spinge a cercare una situazione sessuale. È il magnete che ci indirizza verso altre persone e che attira queste altre persone verso di noi. È difficile descrivere in termini scientifici il desiderio, essendo associato in profondità a un centro cerebrale e quindi soggetto alle variazioni dei livelli ormonali e al funzionamento della complessa circuitazione cerebrale. Quando arriveremo a comprendere meglio i dettagli del funzionamento, riusciremo anche a comprendere meglio il modo di insorgenza del desiderio. Sappiamo tuttavia che, se nella regione specifica del cervello si verifica uno squilibrio chimico, o un problema circuitale o di trasmissione, può insorgere un disturbo, sotto forma di disfunzione sessuale. Questo disturbo può colpire in modo specifico il desiderio sessuale o mostrarsi come un problema a carico dell'eccitazione o dell'orgasmo. La fase del desiderio è stata discussa in dettaglio dalla dottoressa Helen Singer Kaplan in un importante libro, Disorders of Sexual Desire.
ECCITAZIONE
Quando il desiderio si trasforma in stato di eccitazione si verificano diverse modificazioni fisiche. La più evidente è l'accumulo di una quantità ulteriore di sangue nella zona genitale, sia dell'uomo che della donna. Questo fenomeno prende il nome dì congestione vasale. La congestione vasale si rende visibile nell'uomo in forma di erezione del pene. Quando il sangue fluisce nel tessuto spugnoso del pene, questo si ingrossa. La rapidità di tale trasformazione e l'eventuale raggiungimento delle massime dimensioni possibili dipendono dalla natura e dall'intensità dello stimolo e dalla età dell'uomo (l'erezione di solito è più lenta negli uomini anziani). La congestione vasale si evidenzia nella donna sotto forma di lubrificazione vaginale. Succede cioè che il sangue, fluendo nella zona genitale, determina una pressione che costringe i fluidi tissutali fisiologici a filtrare attraverso le pareti della vagina. Questo fenomeno avviene anche a livello del collo dell'utero. La lubrificazione dura dai 20 ai 30 secondi, ma il tempo dipende molto dalla natura e dalla intensità dello stimolo. Entrambi i sessi vengono stimolati dal tatto, dall'odorato, dalla vista e dalla fantasia; la rapidità della risposta dipende dall'intensità del coinvolgimento, dalle circostante e dal livello dello stimolo. Un'altra risposta a carattere generale che riguarda sia gli uomini che le donne è una involontaria tensione muscolare in tutto il corpo (detta "miotonia"). Essa diminuisce dopo l'orgasmo, motivo per cui la gente si sente rilassata dopo averlo raggiunto, e quindi scompare. Nella fase dell'eccitazione si verificano altre importanti modificazioni fisiche, che riguardano più la donna che l'uomo. Entrambi i sessi sperimentano l'erezione dei capezzoli, per cui il capezzolo diventa più duro ed eretto, ma il fenomeno è più comune ed evidente nella donna. L'area scura che circonda il capezzolo (areola) si iscurisce ancor di più e la mammella, specie se la donna non ha ancora allattato un figlio, aumenta di dimensioni. Con il crescere della tensione sessuale, il battito cardiaco e la pressione del sangue aumentano, sia nella donna che nell'uomo. In questa fase compare in molte donne un rossore tipico che ha l'aspetto di uno sfogo esantematico e che compare di solito dapprima sulla metà superiore della zona diaframmatica e quindi si diffonde alle mammelle. Può anche presentarsi a chiazze e diffondersi al dorso. Anche alcuni uomini mostrano un rossore di questo tipo, anche se appare meno evidente. Una reazione che è esclusivamente femminile riguarda il cambiamento di colore della pelle dei genitali. Quando le labbra vaginali si gonfiano in seguito alla congestione dei vasi, il loro colore cambia. Le piccole labbra delle donne che hanno avuto figli assumono un colore vinoso, scuro, mentre quelle delle donne nullipare passano dal rosa al rosso acceso. Dopo che le labbra vaginali hanno cambiato colore, la prosecuzione dello stimolo può condurre la donna all'orgasmo. In queste ultime fasi dello stadio dell'eccitazione si verificano nella donna due altre importanti modificazioni fisiche: la vagina si allunga e si allarga, e il clitoride si ritrae sotto il suo cappuccio. A volte il partner si preoccupa per questa scomparsa del clitoride, e non vorrebbe che ciò accadesse, ma si tratta di un fatto naturale e di un buon segno poichè l'orgasmo è prossimo. Al termine della fase di eccitazione sia l'uomo che la donna sono al massimo della tensione sessuale e si rendono che conto una piccola quota di stimolazione in più li porterebbe all'orgasmo. Masters e Johnson chiamano questa fase dell'eccitazione la fase di "plateau".
La risposta sessuale nell'uomo. Sotto l'effetto dell'eccitazione, l'uomo raggiunge la fase di "plateau", e quindi l'orgasmo; ma non può raggiungere un secondo orgasmo prima di essere passato attraverso un periodo "refrattario". La durata di questo periodo dipende in particolare dall'età. |
ORGASMO
Appena prima dell'orgasmo il battito cardiaco, la pressione del sangue e il ritmo respiratorio raggiungono i valori massimi; numerosi muscoli sono in stato di tensione. Ciò che innesca il meccanismo dell'orgasmo non è del tutto noto. Esso sembra essere una interazione complessa di fattori fisici, emotivi, sociali e ormonali, e di altri fattori non ancora determinati. Alla fine, il cervello manda un segnale ai centri del midollo spinale e il riflesso che ne deriva determina l'orgasmo. Quando una donna ha l'orgasmo, l'utero e il terzo inferiore della vagina subiscono una serie di rapide contrazioni, che possono essere poche o arrivare fino a un numero di 15, e si verificano con intervalli inferiori al secondo. L'orgasmo maschile si divide in due fasi. La prima è rappresentata da un senso di inevitabilità, causato dal seme raccolto all'ingresso dell'uretra. A questo punto l'uomo sa di non poter più intervenire e subito dopo si verifica una serie di contrazioni dei dotti eiaculatori e dei muscoli che circondano il pene che provocano l'eiaculazione dello sperma. Il processo richiede solo qualche secondo, l'intensità delle contrazioni diminuisce dopo che i primi spruzzi di sperma hanno lasciato il corpo. Nessuno è ancora riuscito a descrivere adeguatamente le sensazioni dell'orgasmo. Il piacere è così intenso che sembra non esistano parole sufficientemente espressive per descriverlo. L'ultima parte della fase dell'orgasmo è detta risoluzione. Nelle donne, la risoluzione porta a un graduale ritorno alla normalità del battito cardiaco, della pressione del sangue e del ritmo respiratorio; le labbra vaginali ritornano al loro colore normale, il rossore scompare e i capezzoli perdono la loro erezione. Anche la vagina riacquista le sue normali dimensioni. Negli uomini, la risoluzione significa perdita di erezione e graduale ritorno del pene alla sua normale flaccidità. Scompare anche qualunque rossore epidermico e l'erezione dei capezzoli. Mentre la donna che si trova nella prima fase della risoluzione può avere ancora un altro orgasmo, l'uomo non può. Egli deve passare attraverso un periodo "refrattario" durante il quale è molto difficile che riesca ad avere una erezione. Il periodo refrattario può durare minuti o ore, con la regola generale che più anziano è l'uomo, più a lungo dura questo periodo. La donna, invece, può continuare e, con una adeguata stimolazione, raggiungere orgasmi ripetuti.
La risposta sessuale nella donna. |
ETÀ
Uomo. Un uomo di mezza età o più anziano ha bisogno di più tempo per raggiungere l'erezione, e per mantenerla ha bisogno di una stimolazione più diretta del proprio pene. D'altra parte, raggiunta l'erezione, è probabilmente in grado di farla durare più a lungo. Una volta che l'erezione è terminata, dopo l'eiaculazione, o per altre cause, ci vuole più tempo per ottenerne un'altra. L'invecchiamento tende a ridurre sia la copiosità dell'eiaculazione, sia l'intensità della sensazione orgasmica. Sembra anche diminuita la necessità di eiaculare ad ogni erezione. La soddisfazione e il senso di appagamento che derivano dall'orgasmo rimangono tuttavia inalterati. La quantità di sperma eiaculato è minore, e contiene un minor numero di spermatozoi e un numero ancora minore è in grado di fertilizzare un uovo. Tuttavia, l'uomo produce una quantità così grande di spermatozoi e di essi così tanti sono in condizioni ottimali che sarà in grado di provocare una gravidanza a qualsiasi età. 1 livelli dell'ormone maschile (testosterone) non subiscono una riduzione significativa fino a che l'uomo non ha raggiunto i sessanta o i settant'anni. Anche allora, è difficile che subiscano una riduzione tale da abbassare sia la libido che la potenza. I maggiori problemi di sessualità che molti uomini sperimentano con l'invecchiamento risiedono nel fatto che essi non accettano le naturali modificazioni fisiche dell'invecchiamento. Piuttosto che accettare una erezione più lenta, una ripresa più lenta e una ridotta eiaculazione essi rinunciano completamente al sesso, negando soddisfacimento a se stessi e al partner. Tutto ciò è inutile e può essere psicologicamente dannoso. La soddisfazione sessuale dipende, in ogni età, dall'accettazione del proprio desiderio, dei propri bisogni e delle proprie capacità.
Donna. Quando la donna si avvicina alla menopausa e alla terza età, le sue ovaie producono a poco a poco sempre meno estrogeni. Dopo la menopausa, esse producono sicuramente quantità molto minori, ma una certa compensazione si ottiene dalle ghiandole surrenali. Questa riduzione della produzione ormonale ha diversi effetti fisici. Tuttavia sia l'appagamento orgasmico sia la capacità di avere orgasmi multipli rimangono invariati, e anche il clitoride conserva la sua sensibilità. Le modificazioni fisiche sono le seguenti: quando la donna viene stimolata, la sua vagina impiega più tempo a lubrificarsi. Le contrazioni orgasmiche sono meno numerose e anche la durata di ciascun orgasmo è ridotta. La miotonia, cioè quella tensione muscolare generale che accompagna l'eccitamento sessuale, si riduce, e dopo l'orgasmo il corpo ritorna più rapidamente allo stadio precedente l'eccitazione. Un altro effetto del ridotto rifornimento ormonale è che la vagina e le sue labbra si riducono di dimensioni e non si gonfiano più come prima in caso di stimolazione per cui il rapporto, a volte, può essere doloroso. Un lubrificante vaginale può risolvere questo problema. I problemi psicologici ed emotivi che le donne possono sviluppare rispetto al sesso nell'età anziana tendono a concentrarsi intorno al fenomeno della menopausa, quando si verificano dei rapidi cambiamenti della risposta sessuale. Una volta superato questo difficile periodo, la risposta della maggior parte delle donne ritorna alla normalità e le possibilità di soddisfacimento e di appagamento rimangono inalterate.
Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 4 Dicembre 2000. | Torna alla pagina delle FAQ |