Le FAQ: MST Infezioni Genitali |
Oltre la sifilide e la gonorrea, per anni le infezioni genitali maschili sono state trascurate o misconosciute. Nell'ultimo decennio alcuni germi hanno assunto primaria importanza quali causa di infezioni genitali nel maschio sessualmente attivo (sia etero che omosessuale), coinvolti spesso in problemi di infertilità inspiegabile. Il "rebus" delle infezioni aspecifiche del maschio risiede nei sintomi, scarsi e generici, spesso simili alle infezioni delle vie urinarie, e nella difficoltà della diagnosi e della terapia. L'enorme progresso della tecnologia e dell'esperienza medica nel campo della diagnosi microbiologica di laboratorio e nel campo della ecografia ha risolto il problema della dimostrazione degli agenti causali, dei danni e delle conseguenze delle infezioni a carico dei vari segmenti dell'apparato genitale maschile. Testicolo, epididimo, dotto deferente, vescicole seminali e prostata sono "visibili"' con l'ecografia scrotale e rettale. La diagnosi di laboratorio sul liquido seminale, sul succo prostatico, ottenuto per massaggio prostatico, e sul sangue ha permesso l'isolamento dei "nuovi" germi causa di tali infezioni. Tra questi hanno assunto il ruolo primario un micoplasma, l'Ureaplasma Urealyticum, ed una clamidia, la Clamidia trachomatis. La Clamidia è anche causa di aborti spontanei interni e ripetuti nel 20-25% dei casi di infertilita' di coppia. La terapia si avvale di specifici antibiotici in grado di distruggere questi germi particolari e di giungere attivi in sedi poco accessibili come la prostata. Tra le molecole più utilizzate nelle infezioni da micoplasmi e clamidie ricordiamo i fluochinolonici e gli antibiotici derivati della eritromicina. La terapia in questi casi deve rivolgersi anche al partner sessuale del malato.
Nota anche come vaginosi, è causata principalmente
dalla Gardnerella vaginalis, un batterio presente abitualmente nell'ambiente
vaginale e spesso associato ad altri batteri.
Nella donna con vaginosi la secrezione vaginale è più abbondante che di norma,
di cattivo odore (odore di pesce), densa, lievemente schiumosa, associata a
prurito lieve.
Lo striscio vaginale "a fresco" dimostra il germe all'interno delle
cellule desquamate della vagina e se lo striscio viene mescolato con idrato
di potassio si evidenzia immediatamente il caratteristico odore di pesce.
Non è nota alcuna sintomatologia nel partner maschile.
La malattia, non trattata, ha andamento cronico, con possibili, anche se rare,
annessiti. La terapia viene effettuata con il metronidazolo e suoi derivati
o con altri antibiotici quali ampicillina e cefalosporine. La cura contemporanea
del partner è d'obbligo.
Studi condotti negli ultimi 15 anni hanno chiaramente
documentato I'aumentato rischio di infezioni intestinali e rettali (enteriti
e proctiti) nell'uomo omosessuale e bisessuale. Giardiasi, shigellosi, salmonellosi,
infezioni da Campylobacter, amebiasi ed altre infezioni parassitarie intestinali
sembrano tutte essere trasmesse sessualmente tra i maschi omosessuali talora
con elevatissimi livelli di incidenza.
Queste infezioni si sono rapidamente diffuse tra la popolazione omosessuale
in virtù dei contatti multipli spesso anonimi, di tipo anale, come anche delle
pratiche sessuali che comportano contatti oro-anali. Questi comportamenti si
sono modificati radicalmente negli ultimi 10 anni, dopo l'avvento della infezione
da Hiv e dell'Aids. Al pari delle enteriti, la proctite è divenuta tra gli omosessuali
un problema frequente. I primi studi attribuiscono la proctite al trauma legato
al rapporto anale. Tuttavia studi microbiologici hanno dimostrato la presenza
di germi ben precisi quali cause delle proctiti. I più frequenti sono il gonococco,
il virus dell'Herpes simplex 2, la clamidia, il treponema pallidum, il Campylobacter.
La proctite si osserva in uomini che si sottopongono a rapporti passivi con
uomini che abbiano in sede uretrale una infezione ad opera di uno dei germi
elencati. Nel 40% dei casi sono presenti più germi contemporaneamente e i sintomi
sono aspecifici per i diversi germi in causa. La sintomatologia della proctite
è rappresentata da dolore rettale, bruciore, senso di tenesmo rettale (stimolo
a defecare), secrezione anale purulenta, sanguinamento alla defecazione. L'enterite
è caratterizzata da diarrea a volte ematica, dolori crampiformi addominali,
nausea e raramente vomito, meteorismo addominale. La diagnosi si basa sulla
storia clinica del paziente, sulle sue abitudini sessuali, sulla identificazione
dello o degli specifici germi in causa tramite l'isolamento delle feci.
La terapia delle proctiti ed enteriti del maschio omosessuale non si discosta
da quella delle forme acquisite per via non sessuale. E' importante il trattamento
dell'eventuale partner abituale e i consigli del medico.
Tratto da:
http://www.axnet.it/salute/tutti/sesso2.html Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 22 ottobre 2000. |
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