Le FAQ: Gravidanza Sindrome postabortiva |
La sindrome postabortiva (chiamata anche ematometra postabortiva) è intensi crampi e disturbi dovuti all'accumularsi di sangue nell'utero che può accadere a seguito dell'evacuazione dell'utero. La sindrome postabortiva può presentarsi o immediatamente dopo la procedura o diversi giorni più tardi.
Normalmente, a seguito di un raschiamento o un'aspirazione, l'endometrio e qualunque rimanente tessuto della gravidanza fuoriescono attraverso la cervice. Nel caso della sindrome postabortiva, dopo la procedura:
Se la sindrome postabortiva accade immediatamente dopo la procedura, l'assistita generalmente riferisce di un aumento di crampi e disturbi piuttosto che una diminuzione attesa di questi sintomi. Con l'inizio l'assistita riferirà di sentirsi bene fino al suddetto inizio dei sintomi e dei segnali, spesso con emorragie leggerissime o del tutto assenti a seguito della procedura.
Un'immediata re-evacuazione dell'utero produce un rapido alleggerimento dei sintomi. L'aspirazione produrrà sangue e grumi. Vi è raramente qualche rimanente tessuto della gravidanza; tuttavia ci si dovrebbe assicurare che l'utero è completamente evacuato.
Non è possibile prevenire tutti i casi, ma l'incidenza della sindrome postabortiva può essere ridotta:
La diagnosi e il trattamento devono essere spiegati con termini molto semplici. L'assistita deve essere istruita per osservare i tipici segnali di pericolo postabortivi, inclusa la febbre, un'intensa emorragia, e dolore addominale. Se l'assistita prova uno qualunque di questi sintomi, deve ritornare per immediate cure. Se non prova altre complicazioni, non è necessaria nessuna ulteriore cura speciale.
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Tratto da AVSC International.
Traduzione a cura di Jo Parrello. Copyright ©1999 ISD Online. Ultimo aggiornamento : 27 Ottobre 2000. |
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