Le FAQ: Sesso Estremo
BDSM

Il BDSM è soltanto un gioco. Un gioco per adulti, responsabili e consapevoli, che decidono di sperimentare delle emozioni intense. In esso si scopre il piacere di abbandonarsi al proprio partner, o di dominarlo. Un tipo di esperienza che richiede profonda fiducia reciproca, molto equilibrio e un po' di coraggio. E come tutti i giochi, anche il BDSM ha delle regole.

LE TRE REGOLE D'ORO SSC

Come tutti sanno, ogni gioco ha le sue regole, e anche il BDSM ne ha alcune.
La prima e più importante è una triade di aggettivi: SANO, SICURO, CONSENSUALE. Una triade che ogni BDSMer non dimentica mai. Questi sono i 'limiti' che definiscono il mondo BDSM, le barriere che lo separano da violenza, sopruso o malattia mentale. Barriere più che mai importanti oggi che il BDSM diventa 'moda', portando centinaia di persone disinformate e spesso poco 'consapevoli ed equilibrate' ad affacciarsi in comunità, clubs e ambienti BDSM.
Vediamo che cosa significano 'in concreto'.
SANO - SANE: L'importanza dell'equilibrio
Sano, ovvero non determinato dalla volontà di sfogare rancori o in stati mentali di poca consapevolezza. E' assai importante nel BDSM che il gioco sia scevro da rabbia o sfogo di frustrazioni. Il 'gioco del potere' che chi si lascia sottomettere delega a chi Domina deve restare una ricerca ludica, cioè di piacere, e non trasformarsi in una patologica ricerca di potere che 'compensi' incapacità di dialogo o di relazione. Inoltre, L'aggettivo 'Sano' e quello seguente, 'Sicuro' esprimono insieme il limite del rischio per la salute fisica di chi 'gioca'. Molti giochi presentano componenti di rischio anche non indifferenti, per cui la cautela non è mai troppa.
SICURO: SAFE Giocare, non farsi danni
Sicuro, ovvero realizzato in modo da garantire la salute fisica dei partecipanti ed evitare conseguenze spiacevoli nella vita sociale. Il gioco deve quindi sia essere realizzato con attenzione ai rischi fisici e 'sociali' che per ogni persona possono avere limiti differenti. Ben diverso è lo sforzo nel fare da cavalcatura per un giovane in piena salute o per un individuo di mezza età, così come diverso è il rischio 'sociale' nel veder pubblicate proprie foto BDSM in internet per un pittore piuttosto che per un politico.
CONSENSUALE - CONSENSUAL: Adulti e complici
Consensuale, ovvero realizzato in piena consensualità dei partecipanti. Consensualità che ovviamente è valida solo dove adulta, consapevole e liberamente espressa. Aldilà di problematiche di tipo 'legale', nel BDSM è fondamentale che il consenso non sia 'forzato' da condizioni estranee alla pura volontà dei partecipanti. Rapporti di lavoro gerarchici, dipendenze economiche e persino affettive possono essere un vero ostacolo ad una scelta libera e consapevole nel realizzare un gioco BDSM.

TRE CATEGORIE: Sadomaso o BDSM?

Quello che molti in Italia chiamavano solo Sadomaso (abbreviato S/m) nel resto del globo, e natutarlmente ovunque nella rete, viene definito BDSM.E con S/m si intende una cosa differente da BDSM e anche da BD o da DS.
BDSM è quindi un acronimo che raccoglie Bondage, Discipline, Domination, Submission, Sadomasochism. Ogni categoria rappresenta aspetti e approcci differenti al gioco del piacere e del dolore.
Vediamo nello specifico che cosa questi termini significano:
BD: L'arte del legare
BD sta per Bondage/Discipline e riguarda metodi di immobilizzazione, suspension e legamenti vari, che spaziano dai karada giapponesi all'uso di cellophane a catene a foulard di seta e chi più ne ha più ne metta. C'è chi legge una netta distinzione tra giochi S/m come 'dinamici' e giochi BD come 'statici'. Certamente il BD ha un alto contenuto estetico, e per questo a situazioni di Bondage sono spesso dedicate gallery fotografiche o illustrazioni. Aldilà del fascino e della poca violenza che il bondage esprime di norma, va ricordato che una volta immobilizzata una persona è a tutti gli effetti in balia del partner. Qui come ovunque nel BDSM, è assai importante conoscere i propri compagni di gioco per evitare sgradevoli sorprese.
D/S: L'emozione di piegarsi
DS sta per Domination/submission e raggruppa quei rapporti in cui è centrale la sottomissione tramite umiliazioni (fisiche o verbali). Si tratta di giochi molto cerebrali, dove trovano meno spazio pratiche cosiddette 'violente' tipo la fustigazione. In questo approccio trovano ampio spazio giochi di ruolo, realizzazione di fantasie, aspetti verbali e scenografici. Grande sensibilità e profonda fiducia servono per vivere questi giochi con serenità. S/M Il regno della frusta - sta per Sadomasochism ovvero Sadomasochismo, e caratterizza un tipo di rapporto caratterizzato da ampio uso di punizioni fisiche di varia natura e intensità. Nell'S/m talvolta perfino il rapporto di dominazione-sottomissione resta in secondo piano, lasciando spazio ad gioco di pura stimolazione fisica reciproca. Dove il gioco S/m si fa "pesante" i rischi di farsi del male davvero diventano elevati. Da evitare senza una reale fiducia reciproca.

IL GIOCO DEI RUOLI: Sopra, sotto o tutte due?

Nel BDSM abbiamo due ruoli complementari e contrapposti, Dominante (o Dom) e sottomesso (o sub). tramite i Ruoli si vivono le situazioni, i giochi. Ovviamente i ruoli non devono essere necessariamente 'fissi'. C'è chi si trova più a suo agio nel ruolo sottomesso e chi in quello Dominante, e anche chi prova eguale interesse in entrambi. Essendo i ruoli Padrone/schiavo speculari ma contrapposti, per giungere ad un buon livello di soddisfazione occorre un certo approfondimento e quindi un adeguato periodo di tempo ed esperienze che consentano di conoscere ed apprezzare i livelli di piacere che esso comporta. Per sperimentare un ruolo e farlo 'proprio' occorre tempo e dedizione, e soprattutto tanta voglia. Lo scambio dei ruoli in un rapporto S/m, sia con partner diversi sia nell'ambito della stessa coppia può essere una variante piacevole e fruttuosa ed un completamento delle proprie capacità di soddisfare e soddisfarsi. Tutto ciò fermo restando che per raggiungere livelli soddisfacenti nel calarsi in un ruolo occorre un certo tempo minimo per approfondirlo e farlo proprio.

TOP: Chi impugna le redini
Il ruolo Dominante è prima di tutto Il Ruolo con le maiuscole. E' il Dominante, uomo, donna o gruppo che sia, l'unico soggetto attivo nel rapporto. Da lui deriva ogni atto, per la sua soddisfazione è realizzata ogni situazione, dalla sua volontà si concretizza ogni momento del rapporto. Assumere il ruolo di Dominante è sicuramente più complicato del suo speculare dominato. Il ruolo di Padrone difatti è quello direttivo, da cui dipende tutto ciò che nel rapporto si realizza. Dovrà accollarsi ogni iniziativa e responsabilità, dando ordini, decidendo meccanismi e cerimoniali, dettando condizioni e impartendo punizioni e umiliazioni. Starà alla Sua sensibilità saper spingere la parte dominata il più vicino possibile ai limiti che si è posta, e talvolta a superarli, a seconda del grado di eccitazione, coinvolgimento e sottomissione che avrà saputo instaurare. La crudeltà, il trarre piacere dalla sofferenza altrui e persino l'esperienza non saranno che elementi di base per una Padrona/e, rispetto alla sensibilità e alla sicurezza del proprio ruolo, veri elementi fondamentali per la riuscita di una sessione BDSM soddisfacente. Una certa dose di cultura, una buona intuitività ed uno spiccato atteggiamento autoritario completeranno il quadro del ruolo Dominante, cui tutto è dovuto, nulla richiesto e cui la controparte è semplice strumento e proprietà.
Chi tiene le redini
Esistono naturalmente altrettanti differenti metodi di interpretare il ruolo Dominante quanti Padrone/i ci sono e ci sono stati nella storia del mondo, essendo poi la definizione del ruolo strettamente collegata alle caratteristiche, volontà e desideri dei singoli individui. Esistono Padrone/i dolci e crudeli, raffinati e volgari, imprevedibili e metodici, indulgenti e inflessibili. Condurre il gioco in un rapporto BDSM: questo Li unisce tutti. Una attenzione particolare dovrà avere la parte Dominante nella gestione degli incontri, nella scelta di accessori, vestiti e cerimoniali, essendo il feticismo una componente strettamente correlata al BDSM. Tale bisogna sarà naturalmente condotta nei gusti e secondo le preferenze proprie, che decideranno dell'abbigliamento e degli accessori necessari per la realizzazione delle proprie fantasie nel modo più completo e gradevole.
Un ultimo cenno vorremmo portare sul discorso del metodo. Alcuni Padroni/e sono soliti utilizzare la brutalità e la violenza come metodi correttivi o per il loro divertimento. Personalmente lo ritengo inutile e pericoloso in termini concreti. Chi usa la violenza mostra semplicemente di non essere capace di raggiungere lo stesso risultato (punire, umiliare o sottomettere) con la forza di volontà. Sono pertanto sintomi di debolezza che mal si confanno ad un ruolo di supremazia quale quello di Dominatrice/ore in un rapporto BDSM, oltre che avvicinarsi pericolosamente a sintomi di squilibrio e patologia comportamentale. Ovviamente qui mi sto riferendo ad atti di brutalità e violenza di una certa entità e metodicità e non certo a singole manifestazioni anche piuttosto forti o a piccoli gesti di basso profilo anche se frequenti nel corso di un rapporto articolato, atti che possono inserirsi appieno in un rapporto BDSM degno di tale nome. Esistono peraltro alcune tecniche, come lo spanking o la fustigazione, nelle quali eventuali desideri di violenza o di colpire anche in modo molto pesante la parte dominata trovano piena soddisfazione senza peraltro provocare danni fisici o lesioni gravi che con la soddisfazione sessuale, anche nel corso di un rapporto BDSM, credo nulla possano avere a che fare.

BOTTOM: Chi sta a 4 zampe
Il ruolo dominato è certamente più semplice, anche se per definizione più scomodo. Chi per inclinazione o desiderio scelga di calarsi a vivere il ruolo di slave in un rapporto BDSM dovrebbe sempre rifletterci sopra con attenzione prima di mettere in pratica queste fantasie con altre persone. Innanzitutto il ruolo dominato è sostanzialmente passivo. Anche quando agisce, difatti, lo schiavo ubbidisce ad ordini o direttive, e non certo di sua iniziativa. Ferma restando la assoluta licenza di ognuno di vivere le esperienze che preferisce nel modo che preferisce, un rapporto BDSM necessita di due parti in gioco, di cui una comanda e l'altra subisce. Ove sia la parte dominata a dettare condizioni, metodi, tempi e luoghi, sia pure nella forma di suppliche o al di fuori del rapporto in sé, possiamo tuttalpiù avere una sorta di recita priva di quella tensione che è la caratteristica base del rapporto S/m. Se lo scopo della parte Dominante è il raggiungimento della massima soddisfazione possibile, quello della parte sottomessa è la più totale obbedienza ed il provocare il maggior grado di piacere possibile alla controparte. Sebbene possa sembrare un paradosso allo slave sarà vietata anche ogni iniziativa che gli procuri maggior dolore o umiliazione. È difatti chiave fondamentale in un rapporto BDSM che la decisione di infliggere dolore o umiliazioni alla parte sottomessa sia materia di scelta e priorità della parte Dominante, che lo farà solo ed esclusivamente per il Suo divertimento o perché ne prova piacere. È facoltà dello slave disobbedire, attirando su di sé le punizioni che la parte Dominante deciderà più consone, così come potrà lamentarsi delle proprie condizioni.
Chi sta a 4 zampe
Benché sia cosa piuttosto imbarazzante, può capitare soprattutto ai neofiti di rendersi improvvisamente conto di non trovare per nulla divertente la situazione in cui ci si viene a trovare nel ruolo sottomesso. É naturalmente possibile decidere di smettere i panni e interrompere il rapporto, semplicemente ammettendo di avere sbagliato i propri conti. Anche per evitare simili frangenti consiglio a chi si appresta a praticare di riflettere con grande profondità sui risvolti della sua scelta. Una volta scesi nel ruolo di sottomesso è il minimo saper reggere tutto ciò che ne seguirà fino alla fine della sessione. Accettarne regole e situazioni in modo totalmente passivo, sforzandosi ogni momento di sentire il piacere della parte Dominante come unica vera cosa importante. Primi e fondamentali requisiti dell'aspirante sottomesso saranno quindi la dedizione e la coerenza, capacità di portare a termine il compito iniziato, per quanto sgradevole possa essere o diventare. La sopportazione del dolore fisico o il saper apprezzare e godere delle proprie sofferenze sono sicuramente ottimi elementi ma possono essere acquisiti anche con l'esperienza. La profonda convinzione e la capacità di mantenere saldamente il proprio ruolo sono invece fattori indispensabili fin dai primi passi concreti nel mondo S/m. Uno schiavo/a che decida di mettersi nelle mani di una Padrona/e dovrà innanzitutto chiarire con sé stesso e quindi con la controparte fino a che punto è disposto ad essere spinto, quali limiti intende fissare e che ottica ha del rapporto, oltre che notificare, se crede, le proprie preferenze e le pratiche che trova invece sgradevoli. È nella natura stessa delle cose che tali limiti saranno poi in realtà solo indicativi e certo non tassativi, in quanto nel corso della seduta sarà la parte Dominante a decidere quale limite avvicinare, quale ignorare e quale oltrepassare. A questo proposito sarà fondamentale per chi si appresta a diventare parte dominata capire che tipo di persona si ha di fronte e se possibile conoscerla almeno un poco, onde poter decidere con coscienza se compiere o meno quel passo. Così come va da sé che ogni indicazione data dalla parte sottomessa alla parte Dominante è e resterà ad unico uso di essa, che deciderà se servirsene e in che modo.

SWITCH: Chi si diverte sempre
È esperienza molto comune che chi trova eccitanti situazioni di questo tipo, pur riconoscendosi con maggior naturalezza in uno dei due ruoli spesso trovi interessante e piacevole calarsi anche nell’altro. Essendo i ruoli solo uno strumento per realizzare le fantasie e le volontà sarebbe assurdo che la scelta di uno di essi impedisse la realizzazione e quindi l'esperienza dei piaceri propri dell’altro. Coloro che (come il sottoscritto) vivono tanto l'uno quanto l'altro ruolo con piacere vengono definiti switch, che in inglese significa interruttore. C'è chi riesce a "switchare" anche nella stessa sessione e chi vive un ruolo diverso a seconda della persona, dell'ambiente o del suo stato d'animo. C'è chi ritiene gli switch opportunisti che non vivono in realtà nessuno dei due ruoli, e chi li considera più completi perchè in grado di capire al meglio le sensazioni del partner che vive il ruolo opposto. Come sempre, non c'è una risposta definitiva. Ad ognuno la sua esperienza e le sue opinioni. L'importante, alla fine, è solo essere soddisfatti La parte sottomessa dovrà quindi porre ogni sforzo nel capire al più presto le esigenze della parte Dominante ed assumere un comportamento adeguato ad esse. Nel modificarsi, accettare desideri e metodi della propria Padrona/e sta il vero lavoro della parte sottomessa. Ed è naturalmente una ricerca senza fine; e la parte Dominante dal canto suo non farà che rendere più difficoltoso ed umiliante l’ubbidire ai propri ordini, già di per sé punitivi. E nell’incapacità di giungere al proprio annullamento la parte sottomessa troverà il proprio piacere, percependo il piacere che la sua passione procura alla parte Dominante.


tratto da www.skorpio.net/bdsm
Copyright dell'autore. Tutti i diritti riservati. Ultimo aggiornamento : 13 ottobre 2002.
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